Petrolio giù con impennata casi Covid, ma saldo settimanale è positivo
Prezzi del petrolio in calo oggi con gli investitori che tornano a guardare a alle ripercussioni sulla domanda di greggio nel breve periodo dell’impennata di casi di coronavirus negli Stati Uniti e in Europa. Il WTI cede così l’1% circa a 40,75 dollari al barile, calo dello 0,6% invece per il Brent.
Il saldo settimanale è comunque molto positivo per Wti e Brent con un +9% sotto la spinta principalmente delle speranze per il vaccino anti-Covid.
Ieri, intanto, le scorte di greggio negli Stati Uniti hanno segnato un aumento inaspettato, ulteriore sintomo che la domanda fatica a riprendersi. I dati della Energy Information Administration (EIA) evidenziano un aumento di 4,3 milioni di barili, mentre le attese erano di un calo di 913 mila barili.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.