Petrolio giù, IEA stima rallentamento domanda con diffusione variante Delta
In flessione oggi le quotazioni del petrolio con sia il Brent che il WTI che cedono circa lo 0,5 per cento rispettivamente a 71,10 e 69,90 dollari al barile. L’International Energy Agency (IEA) ha rimarcato che la diffusione della variante Delta del coronavirus potrebbe rallentare la ripresa della domanda mondiale di petrolio. Nel rapporto mensile dell’IEA si legge che l’aumento della domanda di petrolio ha invertito la rotta a luglio e che dovrebbe procedere più lentamente per il resto dell’anno dopo che l’ultima ondata di infezioni da COVID-19 ha spinto i paesi a introdurre nuove restrizioni. “Ora stimiamo che la domanda sia diminuita a luglio poiché la rapida diffusione della variante Delta del COVID-19 ha minato le consegne in Cina, Indonesia e altre parti dell’Asia”, rimarca l’IEA che ha calcolato un calo della domanda il mese scorso a 120.000 barili al giorno (bpd) e stima che la crescita nella seconda parte dell’anno sarà di mezzo milione di barili al giorno inferiore rispetto alla sua stima del mese scorso.
Di contro l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha mantenuto la sua previsione di una forte ripresa della domanda mondiale di petrolio nel 2021 e nel 2022, nonostante le preoccupazioni sulla diffusione del virus.
Ieri è emerso che gli Stati Uniti hanno esortato l’OPEC e i suoi alleati, noti come OPEC+, a incrementare la produzione di petrolio per contrastare l’aumento dei prezzi della benzina, che considerano una minaccia per la ripresa economica globale.
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