Petrolio in calo, cede il 5% a 37 dollari
Anche nella seduta di oggi il greggio resta sotto pressione e continua a percorrere la strada dei cali in scia timori che una ripresa della domanda possa indebolirsi con l’aumento dei contagi da coronavirus nel mondo.
In questo momento il Wti (riferimento Usa) lascia sul terreno oltre il 5% e si muove sopra i 37 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) cede i 3,5% a 40,50 dollari. Cali che potrebbero far spazio per un aumento della volatilità dopo alcuni mesi relativamente tranquilli.
“Le speranze di una ripresa economica rapida rimangono intatte, ma il numero crescente di casi di Covid rimangono un fattore preoccupante”, sottolinea Carlo Alberto De Casa, capo Analista di ActivTrades, secondo il quale “gli investitori sembrano più preoccupati per il taglio dei prezzi dell’Arabia Saudita”. Inoltre, secondo l’esperto, le aspettative di una riduzione degli acquisti di petrolio da parte della Cina nei prossimi mesi sono un altro elemento dirompente dal punto di vista dei fondamentali.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.