Petrolio, nessun accordo tra Venezuela e Arabia Saudita
RIYAD (WSI) – Fumata nera in seguito all’incontro di ieri pomeriggio tra il ministro del petrolio saudita, Ali al-Naimi e il suo collega venezuelano, Eulogio del Pino. Non ci sarà alcun taglio alla produzione di greggio.
Se Naimi ha definito il meeting “un successo” e parlato di “atmosfera positiva”, del Pino su Twitter ha scritto che Paesi Opec e non-Opec “devono raggiungere un consenso per portare stabilità ai mercati globali” ma non ha parlato né di un possibile accordo né ha mai menzionato Naimi.
Il crollo dei prezzi del petrolio ha messo in ginocchio alcune economie come appunto il Venezuela, dove il petrolio prodotto nel Paese è prezzato a 25,27 dollari al barile.
Intanto Teheran – come ha annunciato il ministro del petrolio Bijan Zanganeh – ha in programma di vendere 300 mila barili di petrolio al giorno all’Europa.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.