Petrolio: Opec+ rimanda aumento offerta di due mesi
L’Opec+, associazione che comprende paesi Opec come l’Arabia Saudita e non Opec come la Russia, ha deciso di rimandare l’aumento dell’offerta pianificato di due mesi, a causa del recente tonfo dei prezzi del petrolio. E’ quanto hanno riportato alla CNBC alcune fonti.
L’intenzione dell’Opec+ era quella di incrementare la produzione di 180.000 barili al giorno a partire dal mese di ottobre, nell’ambito di un piano più ambizioso, volto a ripristinare gradualmente nei mesi successivi l’offerta totale di 2,2 milioni di barili al giorno tagliata nel secondo e terzo trimestre di quest’anno.
Quei tagli di 2,2 milioni di barili al giorno, che sarebbero giunti a scadenza alla fine di questo mese, saranno invece a questo punto estesi, da parte delle stesse nazioni che li hanno adottati, ovvero dall’Algeria, l’Iraq, il Kazakhistan, il Kuwait, l’Oman, la Russia, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
Trend positivo per i prezzi del petrolio, con il contratto WTI che, alle 7.30 circa ora italiana, sale a New York dello 0,13%, a quota $69,24 al barile e il contratto Brent che avanza dello 0,12%, a $72,78 al barile.
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