Petrolio: Opec taglia stime sulla domanda 2020, pesa frenata economica
Il rallentamento economico metterà un freno alla domanda di petrolio. Lo mette in evidenza l’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio che, nel rapporto mensile sul mercato del petrolio, ha ridotto le sue previsioni per la crescita della domanda globale di greggio del prossimo anno di 60.000 barili a 1,08 milioni di barili al giorno.
L’Opec ha anche peggiorato le sue previsioni per l’espansione economica mondiale nel 2020 al 3,1% dal 3,2% e ha sottolineato che l’aumento della domanda di petrolio del prossimo anno sarà superato da una “forte crescita” dell’offerta di produttori rivali come gli Usa.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.