Petrolio rallenta corsa, resta incertezza e rischio di ulteriori sanzioni
Il petrolio prosegue sulla strada rialzista ma con guadagni contenuti rispetto alla vigilia. In particolare, il Wti sale dell’1,9% a 94,6 dollari al barile mentre il Brent avanza di circa il 2% a quota 97,5 dollari. Ieri il prezzo del petrolio ha superato il livello di 100 dollari al barile, scambiando ai livelli visti l’ultima volta nel 2014.
“Il balzo di ieri segue l’escalation della situazione Russia-Ucraina, con la Russia che ha lanciato un’operazione militare speciale in Ucraina – spiegano gli esperti di ING -. Il movimento nel mercato petrolifero riflette le preoccupazioni su come le nazioni occidentali avrebbero reagito di fronte agli ultimi sviluppi. Tuttavia, a seguito dell’ultimo round di sanzioni che non prendono di mira le esportazioni di petrolio e gas, il mercato ha restituito gran parte dei guadagni iniziali”.
“Ma l’incertezza e il rischio di ulteriori sanzioni stanno chiaramente allontanando i buyer dall’impegnarsi nel petrolio russo”, aggiungono.
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Chiusura incolore a Piazza Affari. Il Ftse Mib termina pressoché invariato con Banco Bpm luce dopo l’offerta pubblica di scambio di Unicredit
Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.