Petrolio rimbalza dopo i dati sulle scorte settimanali Usa
Dopo la pubblicazione delle scorte settimanali americane di petrolio, i prezzi della materia prima sul WTI rimbalzano portandosi sopra l’area dei 71 dollari al barile. Le scorte di greggio sono scese più del previsto e per la seconda settimana di fila, di circa 1,404 milioni di barili per giorno la settimana scorsa (conclusasi l’11 maggio). La riduzione delle scorte è un segnale positivo per un mercato da tempo alle prese con un’offerta in eccesso.
Le scorte di prodotti distillati sono calate di 0,092 milioni di barili al giorno e quelle di benzina di 3,790 milioni di barili. Quelle di cushing sono invece aumentate di 0,053 milioni. I trader rimangono sull’attenti per via delle possibili nuove sanzioni contro l’Iran dopo che gli Usa hanno deciso di tirarsi fuori dall’accordo sul nucleare stretto nel 2015.
Anche la situazione sempre molto critica in Venezuela – uno dei maggiori paesi esportatori di petrolio, e le tensioni in Medioriente e in generale di geopolitica, potrebbero continuare a sostenere i prezzi. In questo momento un barile WTI vale 71,30 dollari (+0,35%), mentre il Brent è in lieve rialzo dopo aver toccato quota 78,45 dollari (massimi di seduta).
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.