Petrolio sotto osservazione: Wti sotto gli 80$
Il mercato petrolifero potrebbe finire ancora sotto pressione, con il Brent che ieri è sceso dell’1,7%, in scia a una serie di dati macro cinesi più deboli del previsto pubblicati nel corso della settimana. Questa mattina il Wti si muove in leggero rialzo ma resta sotto la soglia degli 80 dollari al barile mentre il Brent sale dello 0,4% circa a quota 83,8 dollari al barile.
“Gli ultimi verbali della Fed non sosterranno il sentiment, in quanto suggeriscono che la Fed americana potrebbe avere ancora del lavoro da fare in termini di inasprimento monetario – spiegano gli esperti di ING -. E la forza del dollaro Usa per gran parte della settimana fornirà ulteriori venti contrari al mercato”. Per quanto riguarda il Wti, le quotazioni del petrolio (riferimento Usa) si sono attestate sotto gli 80 dollari per la prima volta dall’inizio di agosto. “Tuttavia, sebbene vi siano preoccupazioni di mercato più ampie, i fondamentali del petrolio rimangono in gran parte costruttivi”, rimarcano ancora da ING.
Breaking news
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.