Petrolio, tonfo senza precedenti del WTI: quotazioni sotto zero
Tonfo storico del petrolio WTI, che ieri ha chiuso in calo del 305% sprofondando a -37,63 dollari al barile. Dopo essere scese per la prima volta sotto lo zero, le quotazioni hanno continuato a andare giù toccando livelli mai raggiunti. Si tratta del livello più basso di sempre.
Alla base dl crollo, l’effetto combinato di alcuni problemi tecnici. A partire dalla mancanza di spazio materiale dove stoccare il greggio, l’avvicinarsi della scadenza dei futures in prima consegna (oggi, quelli relativi a maggio) e il pesante squilibrio tra domanda e offerta.
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Chiusura incolore a Piazza Affari. Il Ftse Mib termina pressoché invariato con Banco Bpm luce dopo l’offerta pubblica di scambio di Unicredit
Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.