PETROLIO: VINCERANNO I RIALZISTI O I RIBASSISTI?
I prezzi del greggio dovrebbero finire il 2015 attorno ai livelli attuali, anche se il crude potrebbe rischiare un altro tonfo nella seconda metà del 2015. E’ quanto risulta da un sondaggio di Cnbc. Secondo gli analisti, la decisione delle aziende americane di riavviare o meno la produzione di gas di scisto sarà un elemento determinante. Il 77% dei partecipanti al sondaggio ritiene comunque che i prezzi abbiano già testato i minimi dell’anno.
Il 9% stima prezzi più bassi, mentre il 14% è incerto. In media, per il petrolio crude WTI le previsioni sono di un valore a $60,80, mentre per il Brent a $65,91. Per il 2016, le stime sono di un aumento di $10 per entrambi i contratti, rispetto ai valori del 2015. L’86% prevede un aumento della domanda globale nel 2015, mentre il 91% stima un incremento della domanda fino a tutto il 2016. Tra gli analisti intervistati Michael Cohen, responsabile della divisione di ricerca sull’energia presso Barclays, prevede una correzione nel terzo trimestre. Successivamente, “credo che torneremo in area $70 entro la fine del 2016”. (contratto WTI)
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