Piaggio, Colaninno: “Dazi Usa? Venderemo la Vespa dal Vietnam”
Bilancio negativo questa mattina per il titolo Piaggio (-0,70%), nel mirino delle vendite il giorno dopo la diffusione la notizia che gli StatiUniti possano alzare del 100% i dazi su alcuni prodotti Ue, tra questi anche la Vespa, prodotta dalla Piaggio.
“Ma perché se la prendono con la Vespa, che cosa c’entra con la carne bovina?”, ha detto Roberto Colaninno, 73 anni, presidente e amministratore di Piaggio, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Purtroppo ho visto la notizia. Una guerra commerciale? Non lo so. Di certo non è un bacetto. Questa crociata protezionistica ci procura più un danno di immagine che finanziario. Altri marchi europei patiranno molto di più: l’austriaca Ktm, ma anche la tedesca Bmw”, spiega il numero uno della Piaggio.
“Che cosa dobbiamo fare? Non possiamo fare la guerra all’America. Speriamo che si sgonfi tutto. Comunque non sono sicuro che saremo toccati. Piaggio produce le Vespe anche in Vietnam. E non è ancora chiaro se questi nuovi dazi colpiranno il marchio e i codici che identificano i prodotti o il Paese che li produce. Perché se fosse una misura contro il Paese, noi potremmo aggirarla facilmente vendendo in America le Vespe prodotte in Vietnam”, chiosa Colaninno.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.