Piano UniCredit 2022-2024: ‘€1,1 miliardi di ricavi netti in più per portare redditività sopra il costo del capitale’
“Per il 2022 l’Utile netto è previsto al di sopra di €3,3 miliardi (sostanzialmente invariato rispetto alla nostra ultima guidance per il 2021, ricalcolata sulla base della nuova definizione di Utile netto)”. E’ quanto emerge dal piano strategico di UniCredit 2022-2024 “UniCredit Unlocked” reso noto dalla banca guidata da Andrea Orcel.
Si prevedono “€1,1 miliardi di ricavi netti in più per portare la redditività sopra il costo del capitale, principalmente grazie alle commissioni e a un recupero nella quota di mercato”
Sul fronre costi, il target è “ottenere entro il 2024 una riduzione di costi di €0,5 miliardi in valore assoluto, al netto di €0,6 miliardi di investimenti (Digital & Data e business) e di €0,5 miliardi di inflazione”.
Previsti “investimenti per €2,8 miliardi in Digital & Data nell’arco del piano” mentre nella voce “capitale allocato”, si legge che l’obiettivo è “generare capitale organicamente per circa 150 punti base all’anno grazie alla crescita della redditività e ad un modello a basso assorbimento di capitale, all’allocazione ottimale del capitale e alla gestione attiva del portafoglio trainata dalla massimizzazione del RoTE”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.