Piazza Affari annulla le perdite e chiude a +0,1%
Chiusura poco mossa per le borse europee, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,1% a 27.242 punti. Fra le big di Piazza Affari avanza Stm (+2,2%) nonostante lo stacco del dividendo (rata trimestrale da 0,06 dollari). In progresso anche Tenaris (+1,2%), Eni (+1,1%) ed Erg (+1%), mentre perde terreno Leonardo (-4,7%), in un contesto di debolezza per i titoli della difesa dopo gli ultimi sviluppi in Russia. In calo anche Telecom Italia (-3,5%), aspettando sviluppi sulla cessione della rete.
Nel frattempo, Wall Street procede in poco sotto la parità, con Apple ad un passo dai 3.000 miliardi di capitalizzazione, in un clima comunque improntato alla cautela.
Nei prossimi giorni, il focus si concentrerà sul forum Bce di Sintra (domani parla la Lagarde) e su una serie di dati macro: venerdì in particolare sono attesi i numeri sull’inflazione della zona euro, il Pce core statunitense, i Pmi cinesi e la fiducia dei consumatori americani.
Dall’agenda odierna sono giunti l’indice Ifo tedesco sul clima degli affari, in peggioramento a 88,5 punti a giugno, e l’indicatore sull’attività manifatturiera della Fed di Dallas, in aumento a -23,2 punti, seppur al di sotto delle stime.
Oggi, inoltre, S&P Global Ratings ha diffuso le stime aggiornate sul Pil dell’eurozona per il 2023, in miglioramento dallo 0,3% al +0,6%.
Sul Forex, l’euro/dollaro si stabilizza poco sopra quota 1,09, mentre il rublo ha toccato i minimi da oltre un anno nei confronti del dollaro. Tra le materie prime il petrolio (Brent) si mantiene in area 74 dollari al barile. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund continua a oscillare fra i 162 e i 163 punti base, con il decennale italiano al 3,94%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.