Piazza Affari apre cauta, vendite sul lusso
Partenza incerta per le borse europee, in un clima appesantito dalle indicazioni negative nei settori dei chip e del lusso. A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 34.550 punti, con Moncler (-3,8%) e Brunello Cucinelli (-2,2%) in coda dopo il calo delle vendite di Lvmh (-7% a Parigi). In rialzo Leonardo (+1,1%) e Mps (+1,1%), oltre ai petroliferi Eni (+0,9%) e Saipem (+0,9%). Fuori dal listino principale, giù Ferragamo (-5%) dopo la diminuzione delle vendite nel terzo trimestre.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sull’inflazione del Regno Unito, sotto il 2% per la prima volta in tre anni e mezzo, che rafforzano la prospettiva di tagli dei tassi della BoE. Domani i riflettori saranno però puntati sulla Bce, da cui ci si aspetta una riduzione di altri 25 punti base del costo del denaro. Focus in particolare su Christine Lagarde per eventuali spunti sulle prossime mosse dell’istituto.
A Wall Street, attenzione anche alle trimestrali dopo i conti positivi delle banche e in attesa oggi di Morgan Stanley e domani di Netflix.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta contenuto a 125 punti base, con il decennale italiano in calo al 3,45% e il benchmark tedesco al 2,20%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent torna sopra i 74 dollari al barile, dopo che Israele ha fatto sapere che risponderà in autonomia all’attacco iraniano, mentre l’oro risale oltre i 2.674 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in discesa a 1,088 e dollaro/yen a 149,3 dopo le dichiarazioni di un funzionario della BoJ che ha enfatizzato un approccio graduale nell’aumentare i tassi in Giappone.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.