Piazza Affari apre in negativo, Ftse Mib a -0,5%
Avvio debole per le borse europee e per Piazza Affari, con il Ftse Mib in calo dello 0,5% in area 27.100 punti. Tra le big arretrano soprattutto Moncler (-2%), Unicredit (-1,7%) e Ferrari (-1,4%) mentre resistono sopra la parità Tenaris (+0,7%), Enel (+0,7%) ed Erg (+0,5%).
Il tutto dopo la chiusura in rosso di Wall Street e la mattinata contrastata delle piazze asiatiche. Ieri sera a mercati chiusi sono state pubblicate le trimestrali, migliori delle attese, di Alphabet e Microsoft. Oggi i riflettori sono puntati soprattutto su Boeing e Meta.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla fiducia dei consumatori in Francia e Germania, entrambi in miglioramento, mentre nel pomeriggio si attendono gli ordinativi di beni durevoli e le scorte di greggio statunitensi.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund supera i 190 bp, con il decennale italiano al 4,25%. L’euro/dollaro resta sopra quota 1,1 mentre il petrolio (Brent) rimane sotto gli 81 dollari al barile.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.