Piazza Affari apre in rialzo, oggi test inflazione. Occhio al voto in Francia
Partenza positiva per Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana, del mese e del trimestre. L’indice Ftse Mib ha aperto i battenti in area 33.327,14 punti, mostrando una crescita dello 0,42% grazie all’intonazione positiva del comparto bancario. Tra i market mover di giornata l’inflazione in alcuni Paesi della zona euro, come l’Italia, ma anche le indicazioni della Bce sulle aspettative d’inflazione 1-3 anni.
Sotto la lente per gli Usa il Pce Core, uno degli indicatori seguiti da vicino dalla Fed per valutare l’andamento dei prezzi.
L’attenzione degli investitori resta sempre orientata anche al voto di domenica 30 giugno in Francia, ma anche all’imminente avvio del secondo semestre dell’anno.
Tra le migliori del listino spiccano le big del comparto bancario, tra cui Mps e Banco BPM che salgono di oltre un punto percentuale. Toniche in avvio anche UniCredit e Unipol. Nelle retrovie del Ftse Mib Terna ma anche Brunello Cucinelli che riprende fiato dopo la corsa della vigilia.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.