Piazza Affari apre in ribasso, giù Iveco e Unicredit
Partenza negativa per le borse europee, compresa Piazza Affari con il Ftse Mib in calo dello 0,5% a 34.480 punti. In calo soprattutto Iveco (-5,3%) dopo i conti e la conferma della guidance, Ferrari (-2,3%) e i titoli del lusso, frenati dalle vendite deboli di Lvmh. In rialzo Leonardo (+1%), Prysmian (+1%) e Italgas (+1,5%). In ribasso Unicredit (-1,1%) malgrado i risultati oltre le attese.
Riflettori puntati proprio sulle trimestrali, dopo i conti parzialmente deludenti di Tesla e Alphabet negli Usa e quelli in chiaroscuro di Deutsche Bank e Bnp Paribas in Europa.
Sul fronte macro, focus sugli indici Pmi in uscita oggi, in particolare per quanto riguarda i servizi e la componente relativa ai prezzi, monitorata dalle banche centrali in ottica inflazione.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 133 punti base, con il decennale italiano al 3,76% e il benchmark tedesco al 2,43%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent è sceso a 81,3 dollari al barile, mentre l’oro torna a 2.416 l’oncia dopo i recenti cali.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si deprezza a 1,085 mentre il dollaro/yen scambia a 154,7 con la valuta giapponese in rafforzamento in vista della riunione della Banca del Giappone della prossima settimana.
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Finale negativo per le borse europee, pesano le tensioni geopolitiche. A Piazza Affari frenano le banche, avanza Leonardo
Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.