Piazza Affari chiude fiacca a metà ottava, male galassia Agnelli. Si salva Diasorin
Mercoledì opaco per Piazza Affari che si uniforma al sentiment negativo dei mercati azionari preoccupati dagli ultimi sviluppi negli Stati Uniti tra aumento dei contagi legati alla variante Delta e prospettive di una crescita economica meno brillante nella seconda metà dell’anno.
In chiusura il Ftse Mib ha ceduto lo 0,75% a 25.876 punti. Tra i segni più spicca Diasorin (+2,75% a 205,7 euro) che aggiorna i massimi annui e si conferma il titolo preferito in questo contesto di recrudescenza di casi Covid. Bene anche Campari (+0,72%) e alcune utility quali Hera (+0,94%) e Snam (+1,46%).
Tra i peggiori invece gli industriali che pagano i timori di un nuovo rallentamento della crescita economica. CNH chiude a -2,34%, Prysmian a -2,76%. Giornata difficile anche per Stellantis (-2,85% a 16,598 euro) in scia al placement da parte di Dongfeng Motor Group. La casa automobilistica cinese ha collocato tramite accelerated book building 36,1 mln di azioni, pari a circa l’1,15% del capitale di Stellantis. Il placement è avvenuto al prezzo di 16,65 euro ciascuna. La quota di Dongfeng nel gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA è così scesa al 4,5%. “La mossa non ci sorprende dato che post fusione il suo ruolo (che era strategico quando PSA era indipendente) è stato ridimensionato e ci aspettiamo che nel breve/medio termine possa uscire totalmente”, commentano oggi gli esperti di Equita SIM.
Infine, calo nell’ordine dello 0,35% per Pirelli nonostante HSBC oggi abbia alzato la raccomandazione su titolo a buy. Intanto, a sorpresa, dopo una lunga militanza in Pirelli, il CFO Tanzi ha lasciato il gruppo per nuove opportunità professionali.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.