Piazza Affari chiude sopra la parità alla vigilia della Bce
Altra seduta mista per le borse europee. a Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,24% a 34.660,00 punti, con Leonardo (+,1%), Telecom Italia (+2,4%) e Saipem (+2%) tra le migliori mentre arretrano Interpump (-1,3%), Italgas (-1%) e Moncler (-1,1%), in un contesto sottotono per il lusso dopo il calo delle vendite di Lvmh.
Negli Usa prosegue la stagione di trimestrali, con i conti di Morgan Stanley migliori delle attese a chiudere una tornata di trimestrali positive per le banche a stelle e strisce.
In Europa, si attende la riunione di domani della Bce, per scoprire se ci sarà l’atteso taglio da 25 punti base. Focus sui toni della presidente Christine Lagarde per capire cosa aspettarci nel prossimo meeting di dicembre.
Intanto, l’inflazione del Regno Unito è scesa sotto il 2% per la prima volta in tre anni e mezzo, rafforzando la prospettiva di tagli dei tassi della BoE.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae ulteriormente a 122 punti base, con il decennale italiano in calo al 3,40% e il benchmark tedesco al 2,18%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent oscilla intorno ai 74 dollari al barile, con focus sull’escalation in Medio Oriente e sull’outlook del mercato, mentre l’oro risale oltre i 2.675 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in discesa a 1,088 e dollaro/yen a 149,7.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.