Piazza Affari debole in attesa dei conti trimestrali Usa
Partenza sotto la parità per Piazza Affari, in linea con la debolezza generalizzata in Europa. L’attenzione degli operatori si sposterà oggi sui conti trimestrali, con la pubblicazione dei conti dei colossi bancari Usa.
A Milano, il Ftse Mib avvia le contrattazioni in calo dello 0,22% (per poi recuperare terreno) poco sotto a 28.500 punti, con acquisti prevalentemente su Bper Banca (+2,2%), Mps (+1,7%) e Cnh Industrial (+0,57%). Al contrario, vendite invece su Diasorin (-1,7%) e Ferrari (-1%) dopo i guadagni di ieri.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund avvia la seduta ancora in area 197 bp, con il rendimento del decennale italiano al 4,76%.
Tra le materie prime, il petrolio arretra con il Brent in area 86 dollari al barile, mentre il gas si è riportato sui livelli massimi degli ultimi sei mesi sopra i 55€/Mwh (+40% nella settimana).
I dati pubblicati ieri sull’inflazione statunitense, che nel mese di settembre è salita dello 0.4% su base mensile e del 3.7% su base annua, oltre le attese.
Ecco che questi dati hanno rafforzato l’aspettativa di tassi alti a lungo, con i mercati che ora indicano una probabilità del 40% per un nuovo rialzo del costo del denaro da un quarto di punto, mentre solo 2 giorni fa la possibilità era del 30%.
Negli Usa venerdì inizierà oggi la tanto attesa stagione dei conti trimestrali con la consueta pubblicazione dei colossi bancari quali JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup.
Breaking news
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola