09:17 giovedì 15 Giugno 2023

Piazza Affari debole in avvio, in linea con borse Ue prima della Bce

Partenza in calo per gli indici azionari europei, nel giorno della riunione della Bce. A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,25% in area 27.740 punti, con ribassi soprattutto per Unicredit (-1%), Banca Generali (-0,9%) ed Hera (-0,7%). In rialzo invece Fineco (+1,5%), Mps (+0,9%) e Azimut (+0,5%).

Ieri Wall Street ha chiuso contrastata dopo la riunione della Fed, che ha lasciato invariati i tassi come previsto ma ha segnalato altre due strette entro la fine dell’anno.

Oggi i riflettori si spostano sull’istituto di Francoforte, che con ogni probabilità alzerà il costo del denaro di 25 punti base e manterrà toni piuttosto restrittivi, alla luce di un’inflazione ancora troppo elevata.

In programma oggi anche diversi dati macro americani, tra cui richieste di sussidi di disoccupazione, vendite al dettaglio e produzione industriale.

Nel frattempo, in Cina, la banca centrale ha tagliato il tasso sui prestiti a medio termine, spianando la strada ad una riduzione del costo dei prestiti la prossima settimana. Sotto i riflettori, nell’area Asia-Pacifico, anche la Nuova Zelanda dopo i dati sul Pil che hanno mostrato una recessione a seguito dell’inasprimento monetario. Domani arriverà la decisione sui tassi della Banca del Giappone.

Rendimenti obbligazionari in rialzo in Europa e negli Usa dopo la Fed. Lo spread Btp-Bund si amplia a 165 punti base, con il decennale italiano in aumento al 4,14%.

Tra le materie prime, il petrolio (Brent) viaggia poco sopra i 73 dollari al barile mentre il gas rimane in area 38 €/Mwh. Sul Forex, l’euro/dollaro tiene sopra 1,08 in attesa delle delibere della Bce e del discorso della presidente Lagarde.

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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics

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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.

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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.

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Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.

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