Piazza Affari debole, in linea con l’Europa
Avvio sottotono per le borse europee, in una giornata che si preannuncia piuttosto scarica per i mercati. A Piazza Affari, Ftse Mib in ribasso dello 0,4% in rea 33.750 punti, con Nexi (-1%) e Mediobanca (-0,9%) in coda mentre avanza ancora Tenaris (+0,9%) in scia alle parole dell’Ad Rocca sul 2025 e sul possibile ampliamento del buyback.
In programma oggi soltanto la riunione della banca centrale svedese, i dati sulle vendite di case negli Usa e un’asta di Treasury a 5 anni da 70 miliardi di dollari. Il tutto, dopo i dati americani di ieri sulla fiducia che hanno rafforzato le ipotesi di nuovi tagli dei tassi da parte della Fed entro fine anno. Nei prossimi giorni il focus si sposterà soprattutto sul Pil statunitense (con la revisione storica degli ultimi cinque anni) e il Pce core, la misura dei prezzi preferita dalla banca centrale a stelle e strisce.
In Europa, attenzione invece ai prezzi al consumo della Francia e della Spagna, mentre il membro della Bce Knot ha aperto a graduali riduzioni dei tassi nella parte finale del 2024 e nella prima metà dell’anno prossimo.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund pressoché stabile a 133 punti base, con il decennale italiano in calo al 3,47% e il benchmark tedesco al 2,14%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si mantiene sopra i 74 dollari al barile, mentre l’oro resta in prossimità dei massimi a 2.650 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in aumento a 1,119 e dollaro/yen a 143,7.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.