Piazza Affari flat in avvio, focus su voto Usa
Partenza ancora cauta per le borse del Vecchio Continente, nel giorno delle elezioni presidenziali statunitensi. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia pressoché invariato (-0,1%) a 34.500 punti, con Unipol (+0,5%) elle utilities tra le migliori, in calo invece Prysmian (-1,4%) e Mps (-0,9%).
Riflettori puntati sul voto negli Usa, aspettando anche la riunione della Fed che si concluderà giovedì, verosimilmente con un taglio dei tassi da 25 bp. Anche la Bank of England si incontrerà giovedì e dovrebbe a sua volta ridurre il costo del denaro dello 0,25%.
Dall’agenda macro si attende oggi l’indice Ism servizi, mentre prosegue la stagione di trimestrali in Europa e in America.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso a circa 127 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 3,69% e il benchmark tedesco al 2,42%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent ha superato i 75 dollari al barile dopo la decisione dell’Opec+ di rinviare la rimozione dei tagli alle forniture, con le tensioni in Medio Oriente sempre sullo sfondo. L’oro è in lieve calo a 2.733 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso in area 1,089 e il dollaro/yen si mantiene sopra quota 152.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.