Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo +1%, euro a $1,09. Borsa Cina in mercato toro
Positiva la partenza di Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che segna un rialzo vicino a +1%, attorno a quota 16.948,39 punti. Poco mossa la situazione sul mercato del forex, con il rapporto di cambio euro-dollaro che segna una variazione di appena +0,04%, a $1,087. Dollaro-yen +0,01% a JPY 106,85, sterlina-dollaro +0,03% a $1,2559.
Focus sui mercati emergentiemergenti: la prospettiva di un rialzo dei tassi Usa a un ritmo più sostenuto, che potrebbe avvenire se si considerano le politiche inflattive del neo presidente Usa Donald Trump, alimenta gli acquisti sugli asset denominati in dollari, provocando un deflusso dai mercati emergenti.
Le borse di Malesia e Indonesia si sono messe in evidenza per aver riportato tra le perdite peggiori in Asia.
Riguardo ad altri indici azionari in Asia, l’indice Nikkei della borsa di Tokyo è salito dello 0,18%, Hong Kong è scivolata dell’1,35%, Sidney +0,79%, Shanghai +0,78%, Seoul -0,91%. Occhio all’indice Shanghai Composite della borsa cinese, che è ufficialmente entrata in un mercato toro, attestandosi a valori in rialzo di oltre +20% rispetto ai minimi testati a gennaio.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.