Piazza Affari in calo con l’Europa
Partenza negativa per le borse europee, all’indomani della diffusione delle minute della Fed. A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,8% e oscilla intorno ai 28.000 punti, con vendite in particolare su Stm (-2,4%), Pirelli (-1,3%) e Finecobank (-1,2%), mentre viaggiano in controtendenza Hera (+1%), Nexi (+0,7%) e Terna (+0,6%).
Ieri Wall Street ha chiuso in lieve calo, dopo la pubblicazione dei verbali della banca centrale che hanno mostrato un certo grado di divisione tra i funzionari del Fomc nella riunione di giugno, in cui è stata decisa una pausa nel rialzo dei tassi. La Fed ha riaffermato la sua posizione da falco, indicando che sono probabili nuovi aumenti al costo del denaro nel prossimo futuro.
Tra oggi e domani l’attenzione si focalizzerà su una serie di dati macro, in particolare il job report di domani ma anche l’indice ISM, le richieste di sussidi di disoccupazione e il rapporto JOLTS sulle posizioni di lavoro in uscita oggi.
Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen è a Pechino per tentare di alleviare le tensioni con la Cina, dopo i recenti screzi soprattutto nel settore dei chip.
In Europa sono stati diffusi gli ordini di fabbrica tedeschi di maggio, sopra le stime (+6,4% mensile e -4,3% annuo), in attesa delle vendite al dettaglio della zona euro.
Sul Forex, l’euro/dollaro scivola ulteriormente a 1,084 dopo le minute Fed e il dollaro/yen scende sotto quota 144, con la moneta giapponese tendenzialmente favorita nelle fasi di avversione al rischio.
Tra le materie prime il petrolio (Brent) è poco mosso a 76,5 dollari al barile. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è pari a 169 punti base, con il decennale italiano in ascesa al 4,21%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.