Piazza Affari in calo ma positiva nella settimana
Chiusura negativa a Piazza Affari, in linea con la maggior parte delle borse europee, mentre Wall Street viaggia poco mossa. Il Ftse Mib termina in calo dell’1,1% a 33.308 punti, con Mps (-3,8%) e Amplifon (-3,8%) tra le peggiori, mentre avanzano Hera (+1,4%) e Nexi (+1,4%). L’indice di Milano ha comunque chiuso l’ottava in rialzo di circa il 2%, recuperando parte delle perdite della settimana precedente.
Gli indici Pmi della zona euro hanno evidenziato un rallentamento dell’attività, con una crescita meno marcata dei servizi e una contrazione del manifatturiero. Negli Usa, il terziario ha registrato l’espansione più rapida da oltre due anni. Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio Unito a maggio sono aumentate al ritmo più forte da gennaio, con un incremento del 2,9% contro l’1,8% atteso.
Possibile volatilità in giornata per via della contemporanea scadenza di future su indici e opzioni su azioni e indici, nel cosiddetto giorno delle “tre streghe” (o quattro, contando anche i future su azioni).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 153 bp, con il decennale italiano in calo al 3,93% e il benchmark tedesco al 2,4%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent viaggia a 85,7 dollari al barile. Sul Forex, euro/dollaro in calo sotto la soglia di 1,07 mentre il dollaro/yen si apprezza a 159,5 dopo i dati sotto le attese sull’inflazione giapponese, che affievoliscono le prospettive di rialzo dei tassi di interesse da parte della Bank of Japan.
Breaking news
Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.