Piazza Affari: MPS e Carige, ora rischia anche chi ha i loro bond?
MILANO (WSI) – In caduta alla Borsa di Milano i titoli MPS e Carige che hanno segnato, dopo un timido tentativo di recupero, una performance molto negativa.
Nonostante lo stop alle vendite allo scoperto disposto dalla Consob, il titolo MPS è stato congelato per eccesso di ribasso, testando un nuovo minimo storico di 0,8875 euro. Dopo esser arrivata a perdere circa il 2%, ha recuperato a 0,895 euro il titolo di Carige. Entrambi i titoli rimangono sotto la soglia di 1 euro.
A pesare sui titoli le prospettive di un nuovo sacrificio visto che entrambi gli istituti sono ritenuti a rischio ricapitalizzazione. Così se dalla BCE dovesse arrivare la richiesta di un ulteriore rafforzamento patrimoniale, a essere sacrificati dovrebbero essere gli azionisti o anche gli obbligazionisti ed i correntisti, secondo le nuove regole sul bail in entrate in vigore in Italia con il 2016.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.