Piazza Affari negativa con stacco cedole
Partenza negativa per gli indici azionari europei, con il Ftse Mib di Milano in calo dello 0,4% a 27.740 punti, frenato anche dallo stacco dei dividendi di Poste Italiane, Snam, Terna ed Hera. Fra le big di Piazza Affari spiccano Leonardo (+1,4%), Mps (+0,9%) e Inwit (+0,7%), mentre arretrano Diasorin (-1,5%), Interpump (-1,3%) e Moncler (-1%).
La settimana è iniziata con perdite anche sui mercati asiatici, in assenza di dettagli su eventuali stimoli economici dalla Cina. Wall Street invece rimarrà chiusa nella giornata odierna per il Juneteenth, la festa per la liberazione degli schiavi afroamericani, dopo che S&P 500 e Nasdaq hanno registrato la migliore settimana da marzo.
Giornata scarna di appuntamenti macroeconomici. Nei prossimi giorni l’attenzione si focalizzerà sulla testimonianza di Jerome Powell, presidente della Fed, al Congresso Usa, sulle decisioni di alcune banche centrali (fra cui Bank of England e Banca Nazionale Svizzera) e diversi dati che includono gli indici Pmi manifatturieri, l’inflazione inglese e la fiducia dei consumatori dell’eurozona.
Sul Forex, l’euro si mantiene sopra quota 1,09 dollari, mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta in area 141,7. Tra le materie prime perde terreno il petrolio, con il Brent a 75,7 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 157 punti base, con il decennale italiano al 4,01%.
Breaking news
Finale perlopiù negativo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Sul Ftse Mib resistono le società di servizi pubblici
La fiducia dei consumatori europei mostra segnali di ripresa a settembre 2024, secondo il sondaggio della DG ECFIN. Il sentiment nell’eurozona rimane negativo ma migliora rispetto ad agosto, mentre nell’intera Unione Europea l’indicatore segna un aumento.
Il sindacato tedesco Ver.di e il consiglio aziendale di Commerzbank chiedono al governo di opporsi pubblicamente all’acquisizione della banca da parte di UniCredit, sottolineando l’importanza di mantenere l’istituto indipendente per salvaguardare i posti di lavoro e i successi raggiunti.
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.