Piazza Affari non si ferma: Ftse Mib ai top dal 2008, Unipol e Stellantis le migliori
Nuovo scatto per Piazza Affari che inizia a vele spiegate la nuova settimana. Il Ftse Mib, reduce dal +1,3% di venerdì che ha spinto l’indice il area 26 mila, allunga ancora fino a 26.133 (+0,51%) aggiornando i massimi pluriennali dal lontano 2008. Gli investitori continuano a cavalcare l’onda lunga dei forti dati arrivati dal mercato del lavoro statunitense. A luglio gli Stati Uniti hanno creato evidenziato una crescita dei posti di lavoro ai top in quasi un anno (+943mila unità) e il tasso di disoccupazione è diminuito più rapidamente del previsto. Il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan, ritiene che la banca centrale dovrebbe iniziare a ridurre al più presto i suoi acquisti di asset.
Tra i singili titoli del Ftse Mib si segnala stamattina il rally di Unipol (+1,6%). Bene anche Stellantis (+1,02%) che va di slancio oltre i 18 euro. Rialzi oltre l’1% anche per Nexi, Recordati e Amplifon. Tra i pochi segni meno si segnalano invece Interpump (-0,55%) e Leonardo (-0,5%).
Breaking news
Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.