Piazza Affari positiva con l’Europa, al via trimestrali Usa
Finale positivo per le borse europee, mentre l’S&P 500 aggiorna i massimi storici dopo le prime trimestrali delle banche di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,7% a 34.308 punti, con A2a (+2,8%) in luce all’indomani della comunicazione sull’anticipo dei conti e del piano all’11 novembre. Bene Mps (+2,4%) in scia alle voci su una cordata veneta, guidata dal banchiere Enrico Marchi, interessata a una quota nell’istituto. In calo Telecom Italia (-4,3%) e Stellantis (-2,8%).
Segnali confortanti dai risultati delle banche americane. JPMorgan ha battuto le attese e ha alzato le stime sul margine di interesse, mentre Wells Fargo ha conseguito utili oltre le aspettative. Dall’agenda macro sono giunti i dati sui prezzi alla produzione (più alti delle attese su base annua) e sulla fiducia dei consumatori (in calo a 68,9 punti).
Per la prossima settimana, i riflettori sono puntati sulla riunione della Bce di giovedì, da cui si prevede un taglio di 25 punti base e sul prosieguo delle trimestrali americane, oltre ai numeri sull’inflazione nel Regno Unito e in Giappone. Domani, focus sulla Cina, dove sono attesi nuovi stimoli fiscali per 2 trilioni di yuan (283 miliardi di dollari).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 129 punti base, con il decennale italiano al 3,56% e il benchmark tedesco al 2,27%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent viaggia poco sopra i 79 dollari al barile, mentre l’oro risale a 2.658 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo a 1,095 e dollaro/yen a 149,1.
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.