Piazza Affari rimbalza (+2,3%) con le borse europee
Seduta convincente per le borse europee, che mettono a segno un recupero generalizzato dopo le incertezze degli ultimi giorni. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo del 2,3% a 31.831 punti, sostenuto soprattutto dal comparto finanziario. Ancora acquisti su Mps (+6,7%), in scia ai risultati e all’upgrade a Buy di Citi. In spolvero anche Unicredit (+4,8%), Prysmian (+3,8%) e Nexi (+3,7%). In ribasso soltanto Diasorin (-0,5%) e Interpump (-0,3%).
Le rassicurazioni del vicegovernatore della Bank of Japan, che ha escluso nuovi aumenti dei tassi di interesse con mercati instabili, hanno dato parziale sollievo ai listini azionari, che restano comunque in forte ribasso nelle prime sedute di agosto.
Le aspettative di tagli massicci dei tassi da parte della Fed statunitense si sono parzialmente ridimensionate e i rendimenti delle obbligazioni governative sono risaliti dopo il crollo dei giorni scorsi.
Dall’agenda macro sono giunti solo i dati migliori delle attese sulla produzione industriale tedesca (+1,4% a giugno), ma anche nel prosieguo della settimana non sono previsti indicatori particolarmente rilevanti. Focus più tardi su un’asta di Treasury decennali da 42 miliardi di dollari.
Lo spread Btp-Bund si riduce a 143 punti base, con il decennale italiano in risalita a ridosso del 3,7% e il benchmark tedesco al 2,27%.
Tra le materie prime, avanza il petrolio con il future sul Brent in rialzo a 78,5 dollari al barile dopo la riduzione delle scorte di greggio statunitensi nell’ultima settimana. L’oro torna a ridosso dei 2.400 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro resta poco mosso a 1,093 mentre il dollaro/yen si rafforza a 147,6 dopo le dichiarazioni della BoJ.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.