Piazza Affari, seduta di consolidamento. Ftse Mib chiude a +0,46%
Piazza Affari non si ferma e inanella un’altra giornata positiva. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un +0,46% a 23.925 punti aggiornando nuovamente i massimi pre-lockdown di marzo 2020. Una sponda al rally dei mercati azionari (Dow Jones ha toccato nuovi record intraday) è arrivata oggi dall’inflazione degli Stati Uniti a febbraio (+1,7% con componente core in rallentamento). Un dato che ha smorzato i timori su un’impennata del tasso di inflazione.
Tra le big di Piazza Affari, seduta tonica per Enel salita dell’1,38%. Bene anche Stellantis, salita del 2,05% sopra quota 15 euro, dopo aver annunciato che la distribuzione di azioni e liquidità di Faurecia è diventata incondizionata. I titolari di azioni Stellantis avranno diritto a 0,017029 azioni ordinarie di Faurecia e 0,096677 euro per ogni azione in loro possesso alla record date della distribuzione del 16 marzo. La parte in contanti sarà corrisposta lunedì 22 marzo.
Rialzo del 4,83% per Telecom Italia che aggiorna i massimi a un anno a ridosso di quota 0,42 euro.
Protagonista assoluta di giornata è stata anche Leonardo, balzata in avanti del 5,56% a 7,48 euro dopo aver annunciato i numeri 2020, chiuso con ricavi pari a 13,41 miliardi di euro e utile netto scivolato a 241 milioni di euro, ossia il 70,4% in meno rispetto al 2019 risentendo del peggioramento dell’EBITA. Il quarto trimestre 2020 ha visto ricavi per 4,39 mld, poco sotto la stima di consensus (4,46 mld). La guidance 2021 vede ordini in area 14 miliardi, Ebita 2021 tra 1,075 e 1,125 miliardi di euro (stima di consensus era 1,06 miliardi). Il gruppo della Difesa indica ricavi per 13,8 – 14,3 mld, in crescita rispetto al 2020 grazie all’apporto dei nuovi ordinativi e allo sviluppo di attività a portafoglio su programmi militari/governativi, in particolare EFA Kuwait. Morgan Stanley, che è equal-weight sul titolo Leonardo, rimarca come all’interno del mix la divisione elicotteri risulta essere andata leggermente al di sopra delle stime, con invece l’elettronica, la difesa e la sicurezza un po’ peggio. La casa d’affari Usa vede come positivo l’outlook di ordini per 14 mld nel 2021. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo ha rassicurato gli investitori dicendo che il gruppo non ha bisogno di liquidità addizionale e non abbiamo bisogno di aumenti o rifinanziamenti fino al 2022.
Reazione negativa ai conti invece per Prysmian, scesa del 3,72%. I ricavi 2020 sono stati pari a 10,02 miliardi evidenziando una variazione organica del -10,3%. L’Ebitda si è attestato a 781 milioni (contro i 907 milioni nel 2019) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a 59 milioni. Il risultato operativo è sceso da 569 a 353 milioni. Infine, l’utile netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo è ammontato a 178 milioni rispetto a 292 milioni del precedente esercizio. Il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo unitario di 0,50 euro per azione.
Infine, vendite su Moncler (-1,41%) dopo le modifiche al capitale con il collocamento di oltre il 3% da parte del fondatore Ruffini.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.