Piazza Affari sotto la parità, banche in rosso
Chiusura debole per Piazza Affari, in linea con le borse europee, in una seduta dai volumi contenuti e priva del faro Wall Street. Il Ftse Mib termina gli scambi in flessione dello 0,2% a 28.386 punti, frenato in particolar modo dalle banche. Vendite su Bper (-2,5%), Mps (-2,2%), Banco Bpm (-1,9%) e Banca Mediolanum (-1,8%) mentre chiudono in rialzo Saipem (+4,7%) e Nexi (+3,7%).
Giornata povera di spunti, complice la chiusura del mercato a stelle e strisce per la festività del Giorno dell’Indipendenza. Sul fronte macro, sono stati diffusi i dati sulla bilancia commerciale tedesca (export -0,1%, import +1,7% a maggio). La banca centrale australiana ha mantenuto invariati i tassi di interesse, mentre la People’s Bank of China ha esteso nuovamente i suoi sforzi per sostenere la valuta locale.
Cresce l’attesa per il report americano relativo al mercato del lavoro, in uscita venerdì, da valutare in ottica Fed dopo i numeri di ieri sul settore manifatturiero, ai minimi da tre anni. Focus anche sulle minute della Fed, in programma domani sera, e sul viaggio del Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen a Pechino, dal 6 al 9 luglio.
Sul Forex, l’euro/dollaro scivola nuovamente sotto quota 1,09 e il dollaro/yen staziona a 144,5. Tra le materie prime il petrolio (Brent) supera i 76 dollari al barile, dopo le ultime mosse di Arabia e Russia per limitare l’offerta. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 173 punti base, con il decennale italiano al 4,19%.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.