Piazza Affari sottotono in avvio, Tim in controtendenza
Apertura in calo per le borse europee, in un mercato azionario che si avvia a concludere la peggior settimana da oltre tre mesi. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 27.280 punti, con vendite soprattutto su Prysmian (-1,6%), Bper (-1,4%) e Mediobanca (-1,3%) mentre Telecom Italia (+1,85%) viaggia in controtendenza dopo la concessione dell’esclusiva a KKR per trattare la cessione della rete.
L’ondata di rialzi dei tassi delle banche centrali, oltre alle dichiarazioni restrittive di Powell per la Fed, hanno spinto verso l’alto i rendimenti obbligazionari e acuito i timori di recessione. A frenare il sentiment contribuiscono anche la mancanza di stimoli economici importanti in Cina e l’inflazione sopra le attese in Giappone, che alimenta la prospettiva di un adeguamento della politica monetaria da parte della BoJ.
In giornata sono in programma gli indici Pmi europei e statunitensi, mentre sul fronte banche centrali è atteso un discorso del presidente della Fed di St. Louis, James Bullard.
Sul Forex, l’euro/dollaro si sgonfia a 1,09 dopo aver sfiorato ieri quota 1,1. Tra le materie prime il petrolio (Brent) perde ancora terreno e scivola a 73,4 dollari al barile, con le preoccupazioni per le politiche monetarie restrittive a oscurare il calo delle scorte americane. L’oro, in area 1.913 dollari, si avvia verso il maggior calo settimanale dall’inizio di febbraio.
Sull’obbligazionario, i rendimenti dei Treasury a due anni si sono avvicinati al 4,78%, in prossimità dei massimi da marzo, mentre lo spread Btp-Bund staziona a 162 punti base, con il decennale italiano al 4,05%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.