Piazza Affari sui massimi degli ultimi 12 mesi. Ftse Mib chiude a +0,60%
Il listino milanese dà seguito al balzo di oltre il 3% della vigilia e tocca i nuovi massimi a oltre un anno. L’indice Ftse Mib chiude oggi a 23.823 (+0,60%) sui nuovi massimi pre-lockdown di marzo 2020. Gli investitori continuano a cavalcare l’ottimismo per la ripresa economica, alimentato dalla prospettiva degli effetti benefici dei vaccini e del massiccio piano di stimoli negli Stati Uniti.
Il listino milanese oggi si è giovato anche del ritracciamento dei rendimenti obbligazionari con il tasso del Btp 10 anni ornato sotto 0,7% e spread tornato in area 100 pb. La Bce ha incrementato gli acquisti di bond la scorsa settimana: gli acquisti nell’ambito del programma PEPP di emergenza pandemica sono ammontati a 18,2 miliardi di euro rispetto ai 16,9 miliardi di euro della settimana precedente.
Spicca oggi il +4,77% di Amplifon, seguita dal +3,83% di Prysmian. Molto bene anche STM (+2,85%) in scia alla risalita del settore tech.
In prima fila oggi InWit (+1,9%) che dà seguito al balzo di +5,6% di ieri che le aveva permesso di risollevandosi dai minimi a circa 6 mesi a cui era scivolato a fine della scorsa ottava. A dare slancio al titolo del gruppo delle torri è l’annuncio da parte di Vodafone Group dell’avvio dell’IPO di Vantage Towers: Il colosso tlc britannico ha annunciato oggi che l’Ipo avverrà a un range di prezzo tra 22,5 e 29 euro per azione, il che implica una capitalizzazione di mercato fino a massimi 14,7 miliardi di euro.
Tra le banche svetta Bper (+2,69%) arrivata fino a +4% nel corso della seduta in scia al ritorno delle sirene di M&A che portano a una futura fusione con Banco BPM. Secondo La Stampa, i colloqui tra Giuseppe Castagna (ceo di Banco BPM) e Carlo Cimbri (ceo di Unipol, primo azionista di Bper) per un potenziale legame tra Banco Bpm e Bper si sarebbero intensificati. Secondo l’articolo, Castagna sta cercando di anticipare qualsiasi potenziale mossa che potrebbe essere effettuata da Unicredit su Banco BPM (solo su Banco o acquisizione combinata di Banca MPS e Banco BPM) dopo che Andrea Orcel assumerà da metà aprile la carica di ceo di Unicredit.
Bene anche Banco BPM (+1,31% a 2,323 euro). “Abbiamo una posizione positiva sul titolo Banco BPM in quanto ci aspettiamo che tragga vantaggio dall’essere al centro del processo di consolidamento del settore bancario italiano”, argomentano oggi gli esperti di Intesa Sanpaolo che hanno rating Add su Banco BPM con tp a 2,2 euro. In calo anche Unicredit (-1,82%), l’altra possibile protagonista del nuovo round di M&A e che non trova sponda nelle indiscrezioni stampa che vedono in cantiere la cessione di due portafogli di crediti deteriorati per un totale di 2 mld di euro (il primo portafogli composto da sofferenze unsecured (1 mld) e il secondo di UTP e sofferenze). Unicredit ha chiuso il 2020 con un NPE ratio del 4,5% e l`eventuale cessione comporterebbe una riduzione di circa 40 bps.
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