Piazza Affari termina a +0,2%, crolla Stm
Chiusura in ordine sparso per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,2% a 27.158 punti grazie al recupero dei bancari, con acquisti su Mps (+4,35%), Bper (+4%) e Unicredit (+3,5%). Sprofonda Stm (-8,7%) nonostante i conti positivi, in scia alla previsione di pressioni sui margini nella seconda metà dell’anno. In calo anche Tenaris (-3,6%) dopo i risultati e gli altri petroliferi Eni (-1,9%) e Saipem (-1%).
In rialzo Wall Street, dopo una serie di risultati corporate positivi, tra cui Meta, e nonostante i dati macro che hanno evidenziato un rallentamento dell’economia americana ma un aumento inaspettato di una misura dell’inflazione. In particolare, la prima lettura del Pil statunitense del primo trimestre si è attestata a +1,1%, contro l’1,9% stimato. A mercati chiusi sono attesi, tra gli altri, i conti di Amazon e Intel.
Domani verranno comunicate le delibere della Bank of Japan, che si riunisce per la prima volta sotto la guida del nuovo governatore Kazuo Ueda. La settimana prossima invece toccherà alla Fed e alla Bce.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund rimane poco mosso a 189 bp, con il decennale italiano in rialzo al 4,35%. L’euro/dollaro resta sopra quota 1,1 mentre il petrolio (Brent) oscilla in area 78 dollari al barile, dopo il calo di ieri che ha annullato i guadagni innescati dall’annuncio dei tagli dell’Opec+.
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Chiusura positiva a Piazza Affari, in una giornata perlopiù negativa per le borse europee. Inflazione Usa conferma le stime e sale al 2,6%
Wall Street apre con stabilità dopo che i dati sull’inflazione CPI si sono rivelati conformi alle previsioni. L’inflazione mensile negli Stati Uniti è aumentata dello 0,2% a ottobre, con un’accelerazione annuale al 2,6%. Ora l’attenzione si sposta sui dati sui prezzi alla produzione e sulle possibili mosse future della Federal Reserve.
L’inflazione negli Stati Uniti per ottobre 2024 ha rispettato le attese, con un incremento dello 0,2% dei prezzi al consumo su base mensile. L’indice per l’alloggio ha contribuito maggiormente all’aumento, mentre il settore energetico è rimasto stabile. L’inflazione annua è salita al 2,6%, con il “core” rate in crescita dello 0,3%, in linea con le aspettative.
Finance for Food ha acquisito il 51% di D.&P., diventando il socio di controllo. L’operazione, conclusa con un investimento di 500 mila euro, rafforza la posizione di FFF nel settore agroalimentare e delle energie rinnovabili. D.&P. ha registrato un significativo aumento dei ricavi ed EBITDA nel 2024, segnando un passo importante nella sua crescita.