Piazza Affari tonica (+0,9%) con occhi su banche centrali
Chiusura in rialzo per i listini azionari europei, nel giorno dell’atteso panel dei banchieri centrali al forum di Sintra. Il Ftse Mib di Milano termina in progresso dello 0,9% a 27.637 punti, con acquisti soprattutto su Telecom Italia (+3,5%), Prysmian (+3,1%) e Stm (+2,9%). In lieve ribasso invece Iveco (-0,5%) e Italgas (-0,5%).
Poco mossa Wall Street, dopo le dichiarazioni piuttosto restrittive di Powell che non ha escluso altri due rialzi consecutivi dei tassi. Il presidente della Fed ha comunque affermato che una recessione al momento non è lo scenario più probabile e che l’economia rimane abbastanza resiliente. Cautela anche in attesa dei risultati degli stress test della Fed sulle banche.
Christine Lagarde ha ribadito che ci sarà un altro aumento di 25 bp dei tassi a luglio e che le prossime mosse dipenderanno dai dati. Sulla stessa linea Bailey della BoE, secondo cui l’inflazione più elevata nel Regno Unito ha giustificato l’ultimo ritocco da 50 bp, mentre Ueda della Boj ha confermato l’attuale politica accomodante perché l’inflazione core rimane contenuta.
In giornata è stato diffuso il report sull’inflazione italiana, in calo al 6,4% (indice Nic), con l’indice armonizzato al 6,7%.
Sul Forex, l’euro/dollaro arretra leggermente ma resta sopra quota 1,09 mentre il dollaro/yen rimane sopra quota 144. Tra le materie prime il petrolio (Brent) si riavvicina a 74 dollari al barile, dopo il calo delle scorte americane. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 165 punti base, con il decennale italiano al 3,97%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.