Piazza Affari tonica (+0,9%) prima di Fed e Bce
Finale positivo per le borse europee, in attesa dell’annuncio di stasera della Fed e della riunione di domani della Bce. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,9% a 27.809 punti, con acquisti soprattutto su Telecom Italia (+4,5%) dopo che l’amministratore delegato di F2i ha confermato di essere in contatto con i soggetti coinvolti nell’operazione NetCo. Bene anche i bancari Unicredit (+3,3%), Mps (+2,4%) e Bper (+2,4%), in calo invece Leonardo (-1,8%), Saipem (-1,75%) e Recordati (-1,1%).
Modesti rialzi a Wall Street per S&P500 e Nasdaq, aspettando l’annuncio della Fed sui tassi e la successiva conferenza del presidente Jerome Powell.
L’istituto di Washington dovrebbe confermare il costo del denaro sui livelli attuali, ma l’attenzione sarà focalizzata soprattutto sulle prossime mosse, per capire se quella di questo mese sia una “pausa” (vista come più accomodante) o un “salto” (più aggressivo) in vista di nuove strette a luglio o a settembre.
Intanto, dopo il rallentamento dei prezzi al consumo emerso ieri, anche i prezzi alla produzione hanno frenato a maggio (-0,3% mensile e +1,1% annuo contro il +2,3% di aprile). Dall’agenda macro sono giunti anche i numeri sulla produzione industriale dell’eurozona (+1% ad aprile, sopra le attese).
In calo i rendimenti obbligazionari statunitensi, mentre in Europa lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 163 punti base, con il decennale italiano al 4,08%.
Tra le materie prime, il petrolio (Brent) si mantiene poco sopra i 74 dollari al barile mentre il gas risale a 38 €/Mwh. Sul Forex, l’euro/dollaro si apprezza a 1,085, con il biglietto verde frenato dai dati sull’inflazione, mentre la sterlina si avvicina a 1,27 dollari, anche in scia ai numeri forti di ieri sui salari nel Regno Unito, che alimentano la possibilità di tassi in rialzo fino al 6% da parte della BoE.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.