10:31 lunedì 10 Gennaio 2022

Piazza Affari volatile, Enel sugli scudi. Nuove tensioni sullo spread

Prima parte di giornata volatile per Piazza Affari. Dopo un avvio forte, il Ftse Mib è sceso in rosso per poi riprendersi nuovamente. Al momento segna +0,29% a 27.698 punti.

I temi caldi oggi a Piazza Affari

Riflettori puntati sul risiko bancario con Bper (+0,7%) che ha migliorato l’offerta per la quota di Banca Carige in capo all’Fitd, primo azionista con una quota dell’80%, in vista della riunione del Comitato di gestione del fondo, in calendario nella giornata di oggi. Gli ultimi rumor vedono la banca modenese aver ridotto l’onere a carico del Fitd a circa 600-700 milioni rispetto al miliardo precedentemente indicato. Tra i pretendenti alla banca ligure, secondo le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni, ci sarebbero anche Credit Agricole Italia e il fondo Cerberus.

Tra gli altri titoli molto bene Leonardo a oltre +2%. Si segnala il +1,05% di Enel che si riavvicina ai 7 euro con le ultime indicazioni stampa che vedono il governo al lavoro per ulteriori stanziamenti per 3 mld di euro per ridurre il peso dell’aumento delle bollette. Gli analisti non si aspettano impatti rilevanti per le società del settore energia.

In rialzo anche Ferrari (+0,66% a 226,6 euro) dopo l’annuncio della nuova struttura organizzativa volta a rendere la società più pronta a cogliere le prossime opportunità. “Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari”, ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari.

Focus su inflazione Usa

La scorsa settimana ha visto molta volatilità per i mercati sulla scia degli ultimi verbali della Fed che hanno alimentato le attese tra gli investitori di un aumento anticipato dei tassi negli Stati Uniti. Nonostante la mancanza di titoli di lavoro di venerdì, l’aumento dei salari e il calo della disoccupazione hanno alimentato i timori di un surriscaldamento dell’economia. Sebbene alcune di queste preoccupazioni si siano attenuate durante il fine settimana, sembra che il 2022 sarà un ambiente molto diverso per la politica monetaria”, si legge oggi nella Morning Call di IG.

Oggi calendario scarno di eventi, con la settimana che vede in primissimo piano l’inflazione statunitense (in uscita mercoledì) e l’earning season al via a Wall Street venerdì. In Italia focus sulla conferenza stampa di Draghi in agenda oggi alle 18.

Occhio anche allo spread

L’incipit di 2022 positivo di Piazza Affari nasconde in parte le crescenti preoccupazioni legate all’allargamento dello lo spread Btp-Bund, allargatosi ai massimi da settembre 2020. Oltre alla prospettiva di una Bce meno accomodante, si guarda al rischio di instabilità politica in vista delle elezioni del presidente della Repubblica (prima votazione il 24 gennaio). “In particolare il timore degli operatori è che una eventuale salita al colle di Draghi comporterebbe difficoltà nel trovare un nuovo presidente del consiglio autorevole in grado di compattare una maggioranza frammentata fino a fine legislatura”, argomenta Pietro Di Lorenzo, fondatore di SOS Trader, aggiungendo poi come siano molte le partite aperte (come Carige e Telecom) in cui il ruolo della politica è determinante per cui un eventuale periodo di instabilità renderebbe i closing delle operazioni molto difficili. “Sarà fondamentale monitorare l’andamento dello spread che è una sarà una sorta di termometro delle tensioni sull’Italia. In particolare il superamento di area 150 farebbe scattare un primo campanello di allarme”, conclude Di Lorenzo.

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