Pil Australia +0,7% nel secondo trimestre, meglio stime. Ma con nuovi lockdown analisti temono peggioramento
Il Pil dell’Australia del secondo trimestre batte le stime, ma gli analisti concordano sul fatto che le recenti restrizioni introdotte per contrastare la diffusione della variante Delta devono ancora dispiegare i loro effetti. L’Ufficio nazionale di statistica dell’Australia ha annunciato che, nel secondo trimestre terminato a giugno del 2021, il Pil è salito dello 0,7%.
Il dato è stato migliore del +0,5% atteso dal consensus, e successivo al +1,8%.
Su base annua, l’espansione è stata pari a +9,6% per il cosiddetto ‘base effect’, ovvero per il fatto che il Pil del secondo trimestre del 2020 era stato eccezionalmente basso a causa del lockdown nazionale anti-Covid imposto dalle autorità.
Il trend è stato superiore al +9,2% atteso e in forte accelerazione rispetto al precedente rialzo dell’1,1%.
L’economia australiana viaggia ora a un valore superiore dell’1,6% rispetto al periodo pre-pandemia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.