Pil Eurolandia balza nel terzo trimestre (+12,6%), crescita record
Scatto in avanti per il Pil dei Eurolandia. Nel terzo trimestre la crescita nell’area euro è stata del 12,6% (rispetto alla stima preliminare del 12,7% diffusa a fine ottobre sulla base di dati non completi) e dell’11,6% nella Ue (rispetto a 12,1%). E’ la stima di Eurostat.
Si tratta dell’aumento più forte mai osservato dall’inizio della serie storica nel 1995. Nel secondo trimestre il pil era calato rispettivamente dell’11,8% e dell’11,4%.
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, il pil ha segnato una flessione del 4,4% nell’area euro e del 4,% nella Ue.
Si è verificata dunque una parziale ripresa dopo -14,8% e -13,9% rispettivamente nel trimestre precedente.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.