PIL, Federconsumatori: investimenti, cuneo fiscale e infrastrutture per rilanciare la crescita
L’Istat taglia ulteriormente le stime relative alla crescita, che si attestano al +0,8%, in calo di 0,1 punti rispetto al dato di Aprile e peggiora il rapporto deficit-Pil relativo al 2018, che passa al 2,2% dal 2,1% delle precedenti stime.
Unico segnale incoraggiante è quello relativo alla pressione fiscale, che si attesta al 41,8% dal precedente 42,1%, dato che, però, rischia di essere annullato dalle ipotesi di aumento della tassazione in esame al Governo, per evitare l’aumento dell’IVA. Così Federconsumatori commentando i dati sul PIL resi noti oggi dall’Istat. L’associazione indica così una serie di interventi urgenti in direzione della crescita.
Il primo passo in questa direzione è lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la modernizzazione delle infrastrutture, nonché il taglio del cuneo fiscale, per dare uno slancio decisivo in direzione della ripresa. Inoltre è fondamentale, da un lato scongiurare l’aumento dell’IVA, che avrebbe conseguenze drammatiche per le famiglie, dall’altro una revisione sistematica e complessiva della tassazione, rimodulando le accise sui carburanti e tagliando alcune voci anacronistiche dagli oneri di sistema in bolletta, solo per citare alcune delle voci più urgenti. La Federconsumatori presenterà una proposta dettagliata in tal senso al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché al Ministero dello Sviluppo Economico, che ci auguriamo vorranno accogliere il punto di vista di chi, come noi, ogni giorno è impegnato nella tutela degli interessi dei cittadini, stanchi di pagare tasse obsolete o spropositate.
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