Pil pro capite Italia: al Sud è poco più della metà rispetto al Centro Nord
Il Pil pro capite nel Sud d’Italia è di 17.800 euro, di quasi la metà più basso rispetto al Centro-Nord. Sono gli ultimi dati dell’Istat a rilevare un gap abissale ancora esistente tra il cosiddetto Mezzogiorno e il resto d’Italia.
Il gap negativo è del -44,2%, un ritardo “molto ampio” – fa sapere l’Istat – ma lievemente in riduzione come trend rispetto al 2014 quando la percentuale di differenza era del -44,5% nel 2014. In termini di reddito disponibile per abitante, il divario scende al 34,3% (35% nel 2014). Il Pil per abitante risulta pari a 33.400 euro nel Nord-ovest, a 32.300 euro nel Nord-est e a 29.300 euro nel Centro.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.