Pil: Upb, nel 2022 prevista crescita al ritmo del 3,9%
“Quest’anno l’attività economica continuerebbe a espandersi, del 3,9 per cento; dopo un primo trimestre molto debole a causa della recrudescenza pandemica, la crescita si rafforzerebbe dalla primavera, avvantaggiandosi del progressivo miglioramento delle condizioni sanitarie. Entro il semestre in corso l’attività raggiungerebbe i livelli di fine 2019”. È quanto si legge nella nota sulla congiuntura di febbraio pubblicata dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). “Nel 2023 il Pil proseguirebbe il graduale percorso di normalizzazione, rallentando all’1,9 per cento, anche per via dell’intonazione meno espansiva delle politiche economiche”, si legge ancora nella nota.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.