Pil Usa rivisto al rialzo al +1% in IV trimestre. Ma dato è ingannevole?
ROMA (WSI) – Sorpresa dal fronte macroeconomico degli Stati Uniti. Nel quarto trimestre del 2015, il Pil degli Stati Uniti è stato rivisto al rialzo a una crescita +1%, contro il +0,7% precedentemente reso noto. A incidere sulla revisioni è stata soprattutto l’accumulazione delle scorte, più forte di quanto atteso.
Il valore delle scorte, che incidono sul rialzo del Pil, è salito di fatto di $81,7 miliardi, invece dell’incremento + $68,6 miliardi riportati inizialmente dal dipartimento del Commercio Usa.
In media gli economisti avevano previsto una revisione al ribasso sul dato allo 0,4%. Da segnalare che una parte della revisione al rialzo delle scorte riflette un cambiamento tecnico sul modo in cui le scorte vengono calcolate.
E’ difficile dare inoltre una interpretazione univoca al dato, dal momento che l’aumento delle scorte potrebbe anche significare che diverse aziende non sono riuscite a vendere i prodotti o a erogare i servizi come da attese.
Rivista al ribasso la componente delle spese per consumi, salita +2% nell’ultimo trimestre del 2015, contro il +2,2% precedentemente reso noto. Anche le aziende hanno investito meno.
Gli investimenti in attrezzature sono scesi infatti -6,6%, mentre le spese su infrastrutture come spazi di uffici e trivelle sono calate -1,9%.
Le esportazioni sono scese -2,7%, invece di -2,5% reso noto in precedenza, a fronte di un calo delle importazioni -0,6%.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.