Pil Usa rivisto in rialzo, ma non sorprende nessuno
La crescita economica americana è stata più amplia di quanto riportato in precedenza ma comunque meno delle stime. Nel terzo trimestre l’espansione del Pil è stata del 2,1% su base annuale e dello 0,5% rispetto al periodo precedente.
Il dato precedente indicava la crescita a +1,5%, in linea con le stime. Il dato è in sintonia con quello pubblicato dal Regno Unito e maggiore del timido +0,3% registrato dall’Eurozona.
Gli investimenti aziendali sono stati più alti di quanto riportato un mese fa (+2,4% contro +2,1%), ma a deludere sono state le spese al consumo (+3% da +3,2%), che tanto valgono per un’economia che per circa due terzi fa affidamento sui consumi.
Le cifre non sono sufficienti a risollevare il mercato azionario e il dollaro Usa, entrambi appesantiti dalle rinnovate tensioni geopolitiche.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.