PIR, i numeri parlano di un grande successo nei primi sei mesi dell’anno
I PIR – Piani Individuali di Risparmio, sono stati introdotti da poco nel panorama degli investimenti e dei risparmi in Italia ma hanno già riscontrato un successo notevole. Nei primi sei mesi dell’anno la raccolta fondi per uno strumento che fa da veicolo verso il mondo delle piccole e medie imprese ha raggiunto i 5,3 miliardi di euro.
I PIR sono studiati per raccogliere risorse da destinare alle imprese PMI e per ridurre la loro dipendenza dal mercato dei capitali e dai finanziamenti delle banche. Per ora l’iniziativa dei PIR si sta dimostrando win-win. Il tutto mentre durante la Giornata del credito il capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Pagani, ha reso nota la pubblicazione delle linee guida su alcune tematiche specifiche dei PIR, anche per fondi chiusi.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.