Pirelli verso l’addio alla Borsa. Oggi lascia il FTSE MIB
(MILANO) WSI – Oggi Pirelli è uscita dal paniere principale di Piazza Affari, l’indice FTSE Mib. Una mossa che anticipa l’addio alla Borsa italiana programmato nei prossimi giorni, mettendo così la parola fine ad un importante capitolo della lunga storia dell’azienda di pneumatici fondata nel 1872, quotata in Borsa nel 1922 come Pirelli & C s.a.p.a. e nel 1926 come Pirelli S.p.a. fino alla fusione nel 2003 e relativa unificazione delle quotazioni.
Un divorzio dovuto a causa della riduzione del flottante residuo al di sotto della soglia del 5% seguita all’OPA lanciata da ChemChina per un destiling del titolo.
Dopo aver salutato il FTSE Mib, Borsa Italiana ordinerà che le azioni ordinarie dell’emittente siano sospese dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario nelle sedute del 4 e 5 novembre 2015 e revocate a partire dalla seduta del 6 novembre.
Breaking news
Le riserve di gas in Europa hanno subito un calo significativo, scendendo sotto il 70% a causa delle basse temperature. Gas Infrastructure Europe segnala che il 5 gennaio le riserve erano al 69,94%, registrando uno dei livelli più bassi dal 2021. Un anno prima, le scorte erano all’84%.
L’Istat pubblica le stime preliminari dell’Inflazione Italia: a dicembre prezzi stabili a +1,3% su base annua e un +0,1% su base mensile. Lettura finale il 16 gennaio
Plenitude, parte del gruppo Eni, ha raddoppiato la sua capacità installata in Spagna con il completamento dell’impianto di Caparacena a Granada, raggiungendo 950 MW. Con nuovi progetti in costruzione, l’azienda punta a ulteriori 820 MW entro il 2025-26, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo di 4 GW di capacità globale.
Le borse cinesi hanno chiuso in maniera contrastante con Shanghai e Shenzhen in positivo, mentre Hong Kong ha registrato un calo significativo. Le tensioni geopolitiche e l’inclusione di aziende cinesi nella lista nera del Pentagono hanno influenzato il mercato.