Politiche: Grasso candidato premier di Mdp, Di Maio annulla dibattito tv con Renzi
ROMA (WSI) – Prevista per sabato 2 dicembre una grande assemblea di Mpd, in comune con Sinistra italiana e Possibile, in cui molto probabilmente verrà presentata la lista che correrà alle politiche in primavera, con candidato premier Pietro Grasso. Dopo la batosta al voto in Sicilia del weekend e il “tradimento” del presidente del Senato, che è stato eletto nelle liste del PD alle ultime elezioni del 2013, se vuole vincere Renzi deve senza dubbio cambiare stile e diventare “federatore” se non vuole che il PD rimanga marginale dopo aver toccato i massimi di consenso assoluto negli anni scorsi.
Luigi Di Maio, il candidato premier del M5S, ha deciso di annullare il dibattito tv su La 7 che avrebbe dovuto tenere con Matteo Renzi dicendo: non è più lui il vero candidato PD. Ma stando allo statuto del partito di centro sinistra, nulla è cambiato dopo le elezioni nella regione Sicilia: infatti tra i tesserati l’unico che si può candidare alla premiership è Renzi. A meno che non vada in deroga allo statuto come ha fatto Pierluigi Bersani, l’ex premier Renzi sarebbe il candidato del PD alle primarie della coalizione di sinistra (con Grasso per esempio che guiderebbe l’ala a sinistra del PD di cui fanno parte anche Bersani e D’Alema).
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.